Vi Presentiamo Eleonora e Zina, Le Nostre Guerriere

Questa estate hanno debuttato sul ring le prime pugili di RING-ADORA, due guerriere che si sono allenate duramente e hanno dimostrato la loro stoffa disputando il loro primo match in pieno centro storico durante l’evento RING-ADORA in piazza. Abbiamo deciso di porre loro alcune domande per permettervi di conoscerle meglio.

Partiamo con una breve presentazione

Eleonora (Ele): Certo, sono Eleonora, ho 16 anni e frequento il Liceo Tassoni tradizionale in terza superiore. Al di fuori del pugilato, lavoro come dogsitter e babysitter e partecipo ai centri estivi. Sono anche la sorella maggiore di due fratelli. Tra le passioni metto sicuramente la lettura, mi piace molto leggere e considero Dostoevskij il mio scrittore preferito. Nel tempo libero cerco di stare sempre con gli amici, ad esempio, sono quella che stressa per fare il tavolo in discoteca durante il fine settimana.

Zina:  io sono Zina, ho 18 anni e frequento l’ultimo anno del Liceo Barozzi. Sono anch’io la sorella maggiore di un fratello e una sorella. Lavoro come babysitter per guadagnare i miei soldi e ho aiutato i miei genitori a occuparmi della casa per un problema legato a mio fratello. Prima facevo la cameriera di sera, ma poi ho abbandonato quel lavoro per dedicarmi al pugilato. Al di fuori del ring, sono appassionata di musica, ascolto praticamente tutti i generi. Al momento se dovessi scegliere il mio artista preferito sarebbe sicuramente Rosalía.

Come avete scoperto la vostra passione per il pugilato?

Ele: Ho scoperto la passione per il pugilato guardando il film Rocky con mio padre quando ero piccola. Ho sempre desiderato praticarlo, ma non ho avuto il coraggio di iniziarlo fino al 2022.

Zina: Nel mio caso questa passione nasce da mio zio che praticava arti marziali e ho sempre voluto iniziare a fare qualcosa di simile. Tuttavia, non sono riuscita a convincere i miei genitori fino al 2022.

Nessuna di voi due aveva mai pensato di combattere prima di iniziare il pugilato, giusto?

Ele: Esatto, nessuna di noi aveva mai immaginato di combattere prima di iniziare con il pugilato.

Da quanto tempo state praticando il pugilato?

Zina: Entrambe abbiamo iniziato a praticare il pugilato da circa un anno. Abbiamo iniziato insieme nel 2022

Cosa vi piace di più di questo sport?

Ele: Ci sono molte cose che mi piacciono del pugilato. Adoro l’adrenalina che provo durante gli allenamenti e la soddisfazione che ottengo giorno dopo giorno. Mi piace anche il modo in cui il pugilato mi insegna a crescere, poiché rappresenta una sfida contro me stessa. Non ho bisogno che qualcuno mi dica di spingere, è una sfida personale.

Zina: Sono d’accordo con Ele. Mi piace l’adrenalina che sento e il fatto che dentro la palestra puoi vedere le persone per come realmente sono. Il pugilato mette in luce le debolezze e fa emergere tutte le emozioni, sia positive che negative. Alla fine di una sessione di allenamento o di un match, mi sento molto soddisfatta. Voglio davvero tirare fuori tutte le emozioni.

Ci sono anche aspetti del pugilato che non vi piacciono?

Ele: Non mi piace il fatto che il pugilato venga spesso visto come uno sport di strada e non venga considerato un vero sport da alcune persone. Mi dispiace che ancora nel 2023 la boxe sia vista come uno sport maschile, come se le donne non fossero in grado di tirare un pugno. Sono molto delusa dalla società in cui viviamo in questo senso.

Zina: Appoggio il pensiero di Ele, non mi piace che il pugilato sia considerato uno sport maschile e aggiungo che sono stanca di sentirmi dire che è uno sport violento. Dietro al pugilato c’è un rigoroso allenamento e numerose regole per prevenire lesioni gravi e ci sono gli arbitri che controllano che tutto sia regolare. All’interno della palestra, invece, c’è molta empatia, rispetto e accettazione reciproca.

Com’è andato il vostro primo match?

Ele: Abbiamo deciso di affrontare questa avventura insieme (io e Zina) condividendo tutte le nostre emozioni partendo dal giorno prima. Abbiamo trascorso la sera precedente insieme, dalla mattina all’allenamento fino al dopo match. Abbiamo dormito insieme a casa mia per farci forza a vicenda in quanto eravamo veramente agitate. Per quanto riguarda il mio primo match ero molto ansiosa, soprattutto per la paura di esibirmi in pubblico, in pieno centro a Modena. Tuttavia, non appena è suonata la campanella, ho lasciato andare tutte le preoccupazioni. Da quel momento ho perso l’ansia e mi sono completamente dedicata al match. Non ho focalizzato la mia attenzione sulla vittoria, ma piuttosto sull’offrire uno spettacolo pulito. Alla fine, la vittoria è stata una grande soddisfazione, e ho capito quanto sia benefico superare i propri limiti e uscire dalla propria zona di comfort.

Zina: La sera prima del match, sono stata con Ele a casa sua. Eravamo così nervose che non siamo riuscite a mangiare nulla. Dopo una notte insonne, ci siamo alzate presto per fare una passeggiata in centro e cercare di rilassarci. Prima di salire sul ring, avevo molta paura di deludere le persone che mi avevano sostenuto in questi mesi, come i miei allenatori e, ovviamente, Ele. Sono salita sul ring dopo che aveva vinto il suo match, e la sua vittoria mi ha reso molto felice e mi ha dato molta energia. Appena sono salita sul ring, tutte le paure sono sparite, e il mio corpo sembrava muoversi automaticamente, mettendo in pratica tutto ciò che avevo imparato in un anno di allenamenti.

Quali sono i vostri obiettivi futuri nel pugilato?

Ele: Al momento, il mio obiettivo principale è continuare ad allenarmi duramente e migliorare sempre di più. Mi piacerebbe disputare altri match, ma sono concentrata sul presente.

Zina: Anch’io sono concentrata sul presente e aperta a tutte le sorprese che la vita mi riserva. Non ho grandi aspettative, voglio semplicemente continuare il mio percorso nel pugilato.

Grazie per aver accettato a condividere le vostre esperienze e i vostri pensieri. Non vediamo l’ora di vederle combattere di nuovo!